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I Medici del Vascello

Nel 1887 nell'ottica di riassestamento del patrimonio operato da Umberto I dopo la morte del padre, la tenuta viene venduta ai Medici del Vascello, restando in loro proprietà fino alla definitiva cessione alla Regione Piemonte nel 1976.

Dall'acquisizione da parte dei Medici a fine Ottocento fino al 1923 la tenuta rimase sostanzialmente nelle stesse condizioni in cui era stata ai tempi di Vittorio Emanuele II. La maggior parte dei terreni risultavano incolti e il territorio veniva utilizzato per lo più come comprensorio di caccia non solo al cervo, ma anche alla piccola selvaggina da pelo e da piuma.

Con il 1923 inizia la trasformazione della tenuta de La Mandria in azienda agricola modello. Ciò avviene in un'epoca - quella fascista - in cui grande respiro viene dato alle bonifiche agrarie. La tenuta viene disboscata per ampi tratti, il terreno dissodato e seminato, soprattutto a cereali; vengono costruite nuove cascine e poderi modello ed intrapreso l'allevamento di suini, ovini e polli.

In questo periodo si procede alla costruzione di moderni fabbricati e cascine, tra cui la Peppinella, centro per la riproduzione dei capi scelti.

Nel Borgo Castello hanno sede la casa padronale, gli uffici amministrativi, le scuole, la chiesa e le officine. Nel 1933 viene dato notevole impulso all'attività zootecnica, concentrata nell'allevamento della razza bruna alpina e di quella valdostana; la produzione del latte ha un fortissimo incremento e si manifesta la convenienza di venderlo in bottiglie sigillate, attestanti la qualità. Nel 1935 si realizza il primo impianto di imbottigliamento, arrivando ad una produzione di più di duemila litri al giorno, in contenitori sterilizzati e chiusi da capsule che riportano il giorno della vendita al pubblico; in seguito la produzione si specializza anche nella confezione dello yogurt YOMO; l'azienda mantiene allevamenti minori, quello dei maiali alla cascina Rubbianetta, quello dei muli e dei polli.

Per alimentare i numerosi macchinari dell'azienda viene disposto un impianto per la produzione dell'energia elettrica, con una centrale idroelettrica principale alimentata dall'acqua proveniente dalla Stura di Lanzo e una centralina termoelettrica sussidiaria con motore diesel.

L'azienda comprendeva anche tredici cascine tenute a mezzadria e altre quindici in affitto, con una popolazione totale di 896 abitanti, nel periodo di maggiore sviluppo, con un massimo di 87 bambini: le "Scuole Private La Mandria", già istituite da Vittorio Emanuele II, e in seguito modernizzate e ingrandite, comprendevano l'asilo infantile e quattro classi elementari.

Tutto questo è documentato nel museo Medici del Vascello, dove gli oggetti esposti danno l'idea di un tempo passato, ma comunque non così lontano, e dove si cerca di far rivivere la storia e le emozioni del tempo, la vita di una comunità che viveva all'interno del muro de La Mandria, e che la maggior parte delle volte usciva solo dopo la morte, infatti l'unica cosa che non c'era qui era il cimitero.
Elvina Medici 1910
Elvina Medici 1910
(foto di Archivio Parco Mandria)
Giacomo Medici del Vascello con preda di caccia
Giacomo Medici del Vascello con preda di caccia
(foto di Archivio Parco Mandria)
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