I serpenti
Diciamo subito che nel Parco La Mandria ultimamente non sono state osservate vipere. Questo non è un buon segnale per l'equilibrio faunistico del Parco. Tuttavia i serpenti rappresentano una componente importante della fauna e spesso sono facilmente osservabili. Meglio quindi conoscerli bene, anche per non spaventarsi inutilmente, essendo tutti innocui per l'uomo. Per facilitare il compito abbiamo creato una classificazione in base alla "viperitudine" (!!) ovvero la maggiore o minore somiglianza con l'odiato ofide.
Quindi, se pensate di aver visto una vipera, in realtà avete visto:
La coronella o colubro di Riccioli (Coronella girondica) è purtroppo spesso scambiata per una vipera a causa del capo abbastanza staccato dal corpo, una colorazione dorsale a barre scure e un atteggiamento difensivo raccolto. È un predatore specializzato in lucertole e serpenti che caccia con lìolfatto di notte. Molto difficile da osservare!
La natrice tassellata (Natrix tessellata) anch'essa come dice il nome dotata di tasselli dorsali e una testa triangolare. È un serpente acquatico che si nutre soprattutto di pesci. Si trova sulla terraferma presso i bordi dei laghi, è comunque molto raro.
La natrice o biscia dal collare (Natrix natrix) è la biscia d'acqua, specializzata in anfibi. L'aspetto comincia a divergere sensibilmente da quello delle vipere, per il colore spesso uniformemente scuro e il tipico collare chiaro ai lati del capo. Molto comune.
Il biacco (Hierophis viridiflavus) longilineo e con la testa piccola, tende a fuggire dentro buchi. L'aspetto, il comportamento e la livrea a macchie verdi gialle o completamente scuro, dovrebbe impedire qualsiasi confusione. È un predatore di lucertole e serpenti che caccia a vista di giorno e tende anche a visitare le tane sotterranee dove trova nidiacei di mammiferi e uccelli. Comune in campagna con spazi aperti.
Il saettone (Zamenis longissimus) molto veloce e piuttosto voluminoso può spesso spaventare perché attraversa disinvoltamente strade e sentieri. Si riconosce bene dal colore, beige-verde chiaro uniforme. È un serpente arboricolo che si nutre di nidiacei di mammiferi e uccelli.
Come avrete notato le varie specie di serpenti hanno un ruolo nella catena ecologica ben preciso che non si sovrappone e quindi la mancanza delle vipere significa che i roditori adulti nel Parco non hanno il loro diretto antagonista e molti rapaci non hanno una fondamentale risorsa alimentare.
Le lucertole
Sono solo tre specie facilmente identificabili. Si nutrono tutte di invertebrati, anche in questo caso dividendosi il ruolo ecologico.
L'orbettino (Anguis fragilis) è un sauro che assomiglia a un serpentello (non ha zampe) e frequenta il suolo forestale umido. E' longevo e ovoviviparo, velenoso ma solo per le limacce! È l'unico rettile piemontese con una significativa attività ipogea: non solo sfrutta le tane altrui ma scava attivamente fino a 1,5 m di profondità.
La lucertola dei muri (Podarcis muralis) tipica di ogni ambiente assolato. È una preda fondamentale per mammiferi, uccelli e serpenti.
Il ramarro (Lacerta bilineata) frequente vicino alle ceppaie o sui rami. Lucertola piuttosto voluminosa di un bel verde smeraldo (maschi) più piccola e meno vistosa con due piccole bande chiare sul dorso (femmine). Occasionale predatore di altre lucertole o micromammiferi ha una preferenza verso le cavallette.
Le tartarughe
L'unica tartaruga che dovrebbe essere presente è la tartaruga palustre europea (Emys orbicularis). Da molto tempo però non sono più stati avvistati esemplari e si pensa sia localmente estinta anche a causa della concorrenza della tartaruga palustre americana (la tartarughina da acquario con le guance rosse) purtroppo presente. I laghi del parco sono stati ultimamente riqualificati per poter di nuovo ospitare questa specie, si raccomanda quindi ai fruitori di non rilasciare mai esemplari della tartaruga americana.