Nutria
Facilmente scambiati per grossi topi di fogna, nei pressi dell'ingresso Ponte Verde sono presenti le nutrie: si tratta dei cosiddetti "castorini" sudamericani, un tempo allevati per ricavarne le note pellicce. L'Ente Parco è consapevole della problematica prodotta dalla presenza della Nutria e, per motivazioni di tipo ecologico e sanitario, ha approvato un piano di controllo atto a risolvere, almeno localmente, la situazione. L'espansione del roditore sudamericano nei corsi d'acqua è ormai un problema mondiale (cfr.:
www.nwrc.usgs.gov/special/nutria/) e la specie è considerata come una delle 100 più problematiche sotto il profilo ecologico ed economico. In data 08 agosto 2013 è pervenuta l'approvazione regionale al piano di controllo, in seguito alla quale i guardiaparco provvederanno a collocare gabbie di cattura per i roditori ed attuare il controllo numerico secondo le prescrizioni dell'ISPRA (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale), che ha anch'esso espresso parere favorevole all'intervento.
Le questioni ambientali richiedono di essere affrontate con razionalità e metodo scientifico: spesso analoghe problematiche di interferenze ecologiche e sanitarie si possono avere con specie animali e vegetali particolarmente attraenti e simpatiche (vedi ad esempio scoiattolo grigio, minilepri, gamberi rossi, flora invasiva e alloctona ma con vivaci fioriture) ma che, non per questo, non debbono essere gestite correttamente e, a volte, con la triste necessità di controllarle numericamente. Il pubblico di un'area protetta esprime sensibilità e culture diversificate nei confronti degli animali e la causa dell'eccessiva confidenza e domesticità delle nutrie deriva purtroppo dal fatto che numerosi fruitori le alimentano e le nutrie ovviamente associano l'avvicinarsi di una persona al cibo.
Nutria
(foto di Archivio Ente Parco)