Strategie e ricerca per la conservazione dell’ittiofauna e dell’erpetofauna a fronte del mutamento climatico, patologie emergenti e invasione di specie aliene
Nelle aree protette dall’Ente sono ancora presenti popolazioni di altissimo valore conservazionistico soggette a forti pressioni legate alla perdita/alterazione di ambienti acquatici e aree umide, alla presenza di patologie e all’inesorabile avanzata di vecchie e nuove entità aliene. Nell’ambito della stesura del piano naturalistico del Parco naturale La Mandria, sono state redatte specifiche schede di azione che prevedono interventi/azioni mirate a frenare la perdita di biodiversità su scala locale. Parallelamente l’Ente cura ricerche importanti per la pianificazione di strategie a livello regionale e/o nazionale.
In particolare sul torrente Malone è in atto uno studio sulle dinamiche di invasione del cobite danubiano Cobitis elongatoides e la pressione che questa specie aliena esercita sulla specie endemica C. bilineta. Questa ricerca è inserita nel progetto “Servizio per l’aggiornamento delle comunità ittiche di riferimento dei corsi d’acqua piemontesi per una migliore rispondenza dell’indice NISECI al contesto regionale” della Regione Piemonte. In collaborazione con l’Università degli Studi di Torino è invece in corso uno studio per verificare l’impatto della chitridiomicosi sulle popolazioni del tritone crestato Triturus carnifex.
Sul Lago di Arignano invece, è importante segnalare il progetto ISOLA, patrocinato dalla Fondazione San Paolo, dove anche grazie alla partecipazione di personale dell’Ente è stato possibile il controllo della fauna ittica alloctona.
Studio presentato da Bovero Stefano il 12 aprile 2025, in occasione della Giornata della Ricerca.
- Rana rossa
- Monitoraggio fauna acquatica
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