Monitoraggio degli impollinatori attraverso l’utilizzo di nuove tecnologie
Il progetto si propone di sviluppare metodi innovativi per il monitoraggio passivo della biodiversità, focalizzandosi su impollinatori come api selvatiche e sirfidi, utilizzati come bioindicatori. L’obiettivo è identificare le specie tramite sensori IoT che analizzano il suono emesso durante il volo (buzz), evitando la cattura e il sacrificio degli individui. Nel 2024, nel Parco naturale La Mandria, sono stati registrati i buzzes emessi in tre aree con habitat aperto, semi-aperto e boschivo, creando una libreria acustica dove ad ogni suono è stata associata una specie. Il lavoro di campo ha portato a 133 registrazioni di circa 30 specie. In parallelo, sono stati effettuati campionamenti per valutare la comunità degli impollinatori attraverso metodi tradizionali, come pan trap e transetti, sia posizionando sensori IoT equipaggiati con microfoni e pannelli solari, che hanno registrato circa 500 ore di dati nel cloud. I risultati preliminari mostrano un trend simile tra pan trap e sensori IoT, mentre l’algoritmo in sviluppo dà risultati promettenti. L’adozione di metodi innovativi è importante per affrontare la perdita di biodiversità, fornendo strumenti non invasivi per il monitoraggio e la conservazione delle specie. La raccolta dati è stata effettuata dalla Dott.ssa Simona Alberti e le tesiste Denise Verrone e Giorgia Giobbe, sotto la supervisione della Prof.ssa Francesca Barbero e del Prof. Luca Pietro Casacci dell’Università di Torino, con il supporto dell’azienda 3Bee srl.
Ricerca presentata da Denise Verrone il 12 aprile 2025, in occasione della 2° edizione della Giornata della Ricerca.
- Ricercatrice durante la registrazione in campo della libreria acustica. Foto di Denise Verrone.
- Campionatura sul campo con Spectrum e pan traps. Foto di Simona Alberti.
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