Le Ricerche

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I ragni della Mandria

Relatore: Marco Tolve

I ragni sono invertebrati diffusi in tutti gli ambienti e svolgono un ruolo fondamentale dal punto di vista ecologico. Nonostante ciò, sono animali scarsamente apprezzati e poco studiati. Le specie di ragni segnalati in pubblicazioni scientifiche inerenti al territorio del  Parco Naturale La Mandria sono soltanto 7, ma grazie agli studi condotti dall’Università di Torino in collaborazione con l’EGAP Parchi Reali tra il 2022 e il 2023, il numero totale di ragni ad oggi conosciuti per il Parco sale a 149. Di queste specie, 37 risultano nuove segnalazioni per la provincia di Torino e 12 sono nuove per il Piemonte. Gli ambienti del Parco che ospitano il maggior numero di specie sono i margini dei boschi e gli ambienti aperti mentre alcune delle specie ecologicamente più interessanti si trovano nelle zone ripariali. 

La maggior parte delle specie rinvenute hanno una distribuzione ampia (europea o cosmopolita). Troviamo, però, anche due specie con una distribuzione più circoscritta, tra cui Nemesia pedemontana, una specie descritta recentemente proprio su materiale raccolto nel Parco, che ha un areale limitato al territorio italiano. Nel Parco sono presenti anche tre specie “aliene”, ovvero che provengono da regioni biogeografiche diverse dalla nostra.

In qualità di ottimi bioindicatori del disturbo antropico, i ragni sono spesso oggetto di studi di carattere ecologico, volti a comprendere l’impatto dell’attività antropica sull’ecosistema. I ragni della Mandria sono stati protagonisti di alcuni studi ecologici inerenti alla biodiversità urbana e all’impatto delle specie “aliene”. Le ricerche hanno rivelato come la ricchezza di specie delle comunità di ragni della Mandria decresce progressivamente avvicinandosi al centro di Torino per effetto della crescente urbanizzazione del paesaggio. Tale effetto è evidente anche all’interno della Mandria stessa, dove si è dimostrata una relazione negativa tra la biodiversità dei ragni e la presenza di boschi dominati da specie vegetali non autoctone come la Quercia rossa (Quercus rubra) e la Robinia (Robinia pseudoacacia).