Dispersione dell’insetto vettore di Xylella fastidiosa in differenti agroecosistemi
Il batterio esotico Xylella fastidiosa è stato identificato in Europa per la prima volta circa dieci anni fa, dando vita a una drammatica epidemia a spese degli olivi pugliesi. La malattia causata da questo batterio – definita sindrome da declino rapido dell’olivo (OQDS) – ha ucciso milioni di alberi e si sta ancora diffondendo.
La Xylella fastidiosa è anche una potenziale grave minaccia per il settore vinicolo europeo, in quanto è nota come agente causale della malattia di Pierce della vite negli Stati Uniti, una patologia vegetale che causa gravi perdite in California.
Il batterio può spostarsi tra piante diverse solo con l’aiuto di insetti che si nutrono a spese della linfa grezza (xilema) delle piante.
Le sputacchine (Hemiptera: Aphrophoridae) sono gli insetti vettori di Xylella fastidiosa in Europa. Philaenus spumarius è la specie chiave per la diffusione di Xylella.
L’obiettivo dello studio è indagare le capacità di dispersione dell’insetto vettore, che è un’informazione fondamentale per comprendere le capacità diffusione del batterio.
Il metodo utilizzato è quello della Marcatura-Ricattura (MRR), effettuando uno studio a corto-medio raggio (10-250 m), con 3-4 repliche di studio eseguite nell’arco di due anni (2016–2017)
in stagioni diverse in diversi agroecosistemi.
Ricerca curata da Nicola Bodino, Vincenzo Cavalieri, Crescenza Dongiovanni, Anna Simonetto, Gianni Gilioli, Maria Saponari, Domenico Bosco ed esposta in formato poster il 12 aprile 2025, in occasione della Giornata della Ricerca.
Scarica QUI il poster.
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