L’Ente Parco è impegnato in un programma di controllo e contenimento del cinghiale (parte integrante di quello provinciale previsto dalla L.R. 09/2000), attuato con l’impiego del proprio personale e di apposite gabbie di cattura ai fini della soppressione degli esemplari. L’efficacia del controllo risiede nella continuità della pratica delle catture. L’esperienza della Mandria evidenzia l’efficacia della tecnica di controllo attraverso gabbie di cattura (circa 66% dei capi abbattuti), che risulta preferibile anche sotto il profilo etico (si evitano ferimenti di esemplari), ecologico (si minimizza il disturbo alle altre specie e la dispersione di bossoli e cartucce nell’ambiente) e della sicurezza degli operatori, fruitori e abitanti. Tra l’altro le gabbie utilizzate hanno dimensioni idonee ad evitare catture accidentali di altri Ungulati come per esempio cervi e daini che popolano il Parco naturale La Mandria.
Negli ultimi anni, sono stati abbattuti ogni anno fra i 700 ed i 900 cinghiali le cui carni vengono proposte in vendita ai macellai autorizzati, previa i dovuti controlli sanitari. Le cascine interne al Parco naturale La Mandria in cui si svolge attività di ristorazione, possono acquistare ed impiegare queste carni in piatti il cui legame con il territorio è forte e si fa promotore di una filiera a tutto tondo.
Nella sezione censimenti del sito, è possibile trovare altri dati relativi alla popolazione di questi animali.
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