Dona il tuo 5×1000, sostieni i Parchi Reali

Destinare il proprio 5×1000 all’Ente Parchi Reali è semplice, basterà indicare nell’apposita sezione della dichiarazione dei redditi i seguenti dati:

Destinatario: Ente di gestione delle Aree protette dei Parchi Reali
Codice fiscale/partita I.V.A : 01699930010

Grazie al Vostro supporto, nel 2023 (ultimo dato disponibile) sono stati introiettati dall’Ente Parchi Reali  2620,98 euro, interamente destinati ad incrementare la ricerca scientifica in campo naturalistico nelle aree protette gestite.

Dona il tuo 5x1000 alla ricerca scientifica del Parco inserendo nella tua dichiarazione dei redditi la p.iva 01699930010 e destinatario: Ente di gestione delle aree protette dei Parchi Reali

Dona il 5×1000 alla ricerca scientifica nei Parchi Reali

Il 5×1000 è una piccola porzione delle imposte che ogni cittadino versa allo Stato e che da questo viene destinata ad enti scelti dai cittadini attraverso la compilazione della propria dichiarazione dei redditi. Dal 2018 anche l’Ente di gestione delle aree protette dei Parchi Reali è presente in elenco, pubblicato sul sito internet dell’Agenzia delle Entrate, quale soggetto abilitato a ricevere i contributi del 5×1000 nel settore della ricerca scientifica.

In particolare, i fondi raccolti contribuiscono a rendere possibili le seguenti azioni: 

• incarichi ad esperti per lo studio e la ricerca di specie animali e vegetali rare e a rischio di estinzione;
• acquisto di strumentazione tecnica e scientifica necessaria per i sopralluoghi, i censimenti e i monitoraggi;
• raccolta dati per la progettazione di azioni di tutela nei confronti delle specie minacciate, soprattutto attraverso la conservazione dei loro habitat;

Gli studi e le ricerche sul territorio delle aree in gestione all’Ente parco inoltre, forniscono le informazioni necessarie per la redazione dei Piani di Gestione dei siti facenti parte della rete europea denominata “Natura 2000”, istituita dalla Direttiva Habitat per la conservazione di habitat e di specie di interesse comunitario.
Lo studio degli habitat elencati nell’Allegato I e delle specie degli Allegati II e IV della Direttiva Habitat, per i quali sono inviati report alla Comunità europea sullo stato di conservazione ogni 6 anni, assume carattere prioritario. Ricercati “speciali” per le nostre aree sono i lepidotteri Lycaena dispar, Euphydryas aurinia, Euplagia quadripunctaria e Phengaris arion, il gambero di fiume (Austropotamobius pallipes) e la lampreda padana (Lampetra zanandreai). Sono anche in corso ricerche specialistiche relative a gruppi faunistici meno noti ma di particolare interesse conservazionistico, quali i chirotteri (pipistrelli) e i rettili. Relativamente agli anfibi (in particolare rospi, rane e tritoni) occorre monitorare lo stato di salute, in quanto la diffusa presenza di un fungo patogeno provoca una malattia devastante (chitriodiomicosi), in grado di portare alla morte intere generazioni di queste specie.
Per quanto riguarda gli habitat, l’Ente parco intraprende azioni di conservazione attiva, impegnando risorse nel ripristino di ambienti umidi per favorire l’idrofauna autoctona, con interventi che interessano sia il Parco naturale La Mandria, sia il Parco naturale di Stupinigi.
Nel Parco naturale La Mandria, sono in corso progetti volti a ricreare habitat forestali di pregio in sostituzione di piantagioni artificiali di pioppo e querce esotiche, mettendo a dimora piante di specie autoctone tipiche delle formazioni boschive della zona. All’interno della proprietà regionale sono anche previsti interventi volti alla conservazione delle grandi e vetuste querce autoctone, al fine di salvaguardare il loro ruolo di “habitat” grazie all’intricata rete di biocenosi animali e vegetali che ospitano.

Destinare il proprio 5×1000 all’ente parco è semplice: basta indicare nell’apposita sezione della dichiarazione dei redditi l’esatta denominazione del destinatario (Ente di gestione
delle Aree Protette dei Parchi Reali) ed il codice fiscale/partita I.V.A. (01699930010).